La bellezza è una condanna?
Non sempre essere belli è un dono, a volte può diventare una vera e propria condanna, anche in questo caso ci viene in aiuto la tradizione mitologica, in particolare il mito di Adone, giovane divenuto vittima della sua stessa bellezza.
Adone nacque nei boschi ed era talmente bello che fece innamorare Afrodite, oltre che Persefone, regina dell’Ade. A quest’ultima Afrodite affidò Adone, per la sua protezione, ma Persefone se ne innamorò e lo segregò con sé nel suo palazzo. Saputo ciò, Afrodite si adirò e andò nel Tartaro, tuttavia Persefone non avrebbe rinunciato ad Adone. La questione fu affidata a Zeus, il quale, non sapendo che decidere, affidò a sua volta la faccenda alla musa della poesia, Calliope. Quest’ultima decretò che Adone avrebbe passato un terzo dell’anno con Afrodite, un terzo con Persefone ed un terzo con una persona di sua scelta.
Afrodite però voleva il giovane tutto per sé e, non contenta, con un oggetto magico attirò a sé Adone, togliendolo a Persefone. Secondo Ovidio, per sbaglio il figlio di Afrodite, Eros, colpì la madre con una freccia che la fece follemente innamorare dell’Adone ormai adulto. Da Adone, Afrodite ebbe diversi figli, fra cui Priapo. Secondo alcuni mitografi, Adone fu ucciso da Ares, geloso amante della dea, o da Apollo ed Artemide. Dal sangue del cadavere di Adone nacquero gli anemoni. Infine, Zeus concesse a Adone di passare quattro mesi all’anno nell’Ade, quattro sulla terra con Afrodite e quattro dove avesse voluto lui. In onore di Adone, ad Atene, venivano celebrate le Adonie, durante le quali, annualmente, ci si lamentava della morte del dio.
Commenti
Posta un commento