Chirurgia estetica: la ricerca della perfezione
Innanzitutto è bene chiarire cosa sia la chirurgia estetica. E’ quel ramo della medicina e della chirurgia plastica che si occupa di correggere difetti, dismorfie o inestetismi di vario genere.
Secondo la Società Americana di Chirurgia Plastica ed Estetica (American Society for Aesthetic Plastic Surgery), nel 1998 sono stati eseguiti negli Stati Uniti circa tre milioni di interventi estetici. Le persone nate negli anni del baby-boom (dai 35 ai 50) cosituivano il 42%.
La richiesta di un aspetto perfetto viene avanzata in tutto il mondo. In Russia la chirurgia a prezzi ridotti attira pazienti da Londra come da Sidney. In Australia, dove una rivista di breve durata, che si chiamava “Gloss” [“apparenza”], strombazzava le glorie della chirurgia estetica, l’ingrossamento del pene è tra i sei tipi di intervento più popolari tra i maschi, insieme al rifacimento del naso, al lifting alle palpebre, alla liposuzione, ai lifting facciali e alla correzione delle orecchie. In Cina, gli ospedali che praticano la chirurgia plastica sorgono più rapidamente dei germogli di bambù a primavera. I pazienti possono fare il loro check up all’interno di un elegante edificio di 1.115 metri quadrati riservato alla chirurgia plastica e chiamato “Fantasia della ragazza sognante”, situato sull’isola di Hainan.
In Brasile, dice il dottor Ivo Pitanguy, chirurgo plastico di fama mondiale, “le donne effettuano la liposuzione a 18 anni e, tra i 16 e i 22, la riduzione del seno. Preferiscono seni piccoli e grandi posteriori, mentre le Americane vogliono seni grandi. Nel 1970, solo l’8% dei miei pazienti era costituito da uomini. Ora sono il 25%. Al giorno d’oggi la società accetta l’idea di migliorare la propria immagine personale. Il confine tra miglioramento personale e nevrosi può essere incerto.
In Brasile, dice il dottor Ivo Pitanguy, chirurgo plastico di fama mondiale, “le donne effettuano la liposuzione a 18 anni e, tra i 16 e i 22, la riduzione del seno. Preferiscono seni piccoli e grandi posteriori, mentre le Americane vogliono seni grandi. Nel 1970, solo l’8% dei miei pazienti era costituito da uomini. Ora sono il 25%. Al giorno d’oggi la società accetta l’idea di migliorare la propria immagine personale. Il confine tra miglioramento personale e nevrosi può essere incerto.
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